Descrizione
Commozione, partecipazione, comunità. Sono parole che descrivono la serata di ieri, 22 settembre, per “Poggibonsi semina Pace”. Un'iniziativa voluta dall’amministrazione in occasione della Giornata internazionale della Pace e che ha chiuso una mobilitazione che fin dalla mattina ha animato il territorio.
“La nostra è una comunità solidale impegnata a costruire una cultura di Pace – commenta la sindaca – che non ha paura a schierarsi, ed oggi schierarsi è necessario di fronte allo sterminio del popolo Palestinese, alla morte di decine di migliaia di bambini e bambine. Grazie a tutti e tutte per le iniziative che si sono succedute in questi giorni. Grazie a coloro che hanno cucito e personalizzato la loro bandiera della Pace, un progetto in fase di avvio e che ha già visto la partecipazione di associazioni e scuole d’infanzia. Grazie alle tante persone che ieri hanno voluto essere con noi per la staffetta della lettura dei nomi dei bambini e delle bambine uccisi a Gaza, per dare loro umanità e dignità, per ricordarci che sono state vite annientate dalla violenza della guerra. Una giornata particolare, forte e solidale, che fa bene al cuore e che ci spinge ad andare avanti in nome della Pace”.
La serata di ieri, realizzata in collaborazione con il Forum Valdelsa per la Pace e con Donne Insieme per la Pace, è iniziata in sala Set (causa previsioni di maltempo) e si è poi spostata in piazza Rosselli che ha accolto nel modo migliorare la grande partecipazione. Fra tante bandiere presenti c’è stata la consegna e l’esposizione delle bandiere della Pace realizzate da alcune associazioni e dalle scuole d’infanzia. Hanno portato la loro bandiera la Misericordia di Poggibonsi, la Misericordia di Staggia, la Pubblica Assistenza, l’associazione Valdelsa Donna, l’associazione Radia, Via Maestra Centro Commerciale Naturale, Caritas, Giunta comunale, Proloco, Camera del Lavoro Spi Cgil, soci Coop di Poggibonsi, le scuole d’infanzia comunali la Tartaruga e Mastrociliegia, scuola infanzia statale Peter Pan, Comprensivo 1. Rappresentano il primo step di un progetto che si pone l’obiettivo di chiamare a raccolta tutti e tutte per la costruzione di una grande Bandiera della Pace della città, composta di tanti pezzi di stoffa, cuciti e personalizzati dalla comunità nelle sue articolazioni.
La staffetta “Non un nome di meno” si è svolta in adesione all’iniziativa promossa dal collettivo Donne Insieme per la Pace di Firenze. Per due ore le persone si sono messe in fila per leggere 5 nomi a testa dell’elenco dei bambini e delle bambine uccise. Sono stati letti 1500 nomi, prima di passare, alle 20 il testimone della staffetta a Calenzano.
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Ultimo aggiornamento: 23 settembre 2025, 13:06